Il libro del mese di febbraio è
Dio è amore. È una frase tanto semplice quanto consolante ma le cui implicazioni sono complicate e a volte preoccupanti.
Se Dio è amore che ne facciamo della sua ira?
Dio era più amorevole nel NT rispetto all’AT?
Dio ama tutti?
Poi, se davvero ama tutti, li ama nello stesso modo?
Oltre a spiegare il vero significato della frase “Dio è amore,” MacArthur risponde alle domande che abbiamo sollevato (e anche a altre). Nel secondo capitolo del libro, intitolato proprio “Dio è amore” MacArthur inizia a darci una definizione dell’amore: “benché la nostra cultura abbia banalizzato l’amore riducendolo ad una semplice emozione…secondo la Scrittura, l'amore non è una sensazione a cui non si può resistere, ma è un atto volontario in cui una persona si dedica a un'altra persona. L'amore vero nasce dalla volontà e non da una cieca emozione” (41-42).
MacArthur approfondisce l’unicità dell’amore di Dio, trattando innumerevoli testi biblici da quelli più ovvi a quelli che sono più inaspettati per dipingere l’abbondanza inesauribile dell’affetto di Dio per noi. Riassumendo una parte della sua ricerca biblica, MacArthur nota che: “La Bibbia insegna che l'amore, la benevolenza e la grazia di Dio sono illimitati. Egli ama tutta l'umanità. Il Suo amore si estende a tutte le persone di ogni tempo. "La bontà di Dio, nostro Salvatore, e il suo amore per gli uomini" (Tito 3:4). L'amore particolare per gli eletti non annulla l'amore universale di Dio, la Sua sincera compassione e il Suo desiderio che tutti i peccatori si convertano a Cristo” (120).
Spero che siano in tanti a leggere questo libro in quanto possa aiutare il lettore a conoscere l’amore di Cristo che sorpassa ogni conoscenza.
Matthew Johnston